Oro

Oro fusoL’oro, il cui simbolo è Au, è l’elemento chimico di numero atomico 79. È il metallo più malleabile e duttile conosciuto; per aumentare la sua resistenza meccanica viene spesso lavorato in lega con altri metalli. Inoltre è uno dei migliori conduttori di elettricità, secondo a rame e argento e non può essere intaccato né dall’aria né dai principali reagenti chimici. Proprio grazie alla sua elevata inerzia chimica è da sempre il materiale ideale per la produzione di gioielli e per il conio di monete.

 

L’uomo conosce e apprezza l’oro fin dalla preistoria; tutte le principali civiltà antiche lo hanno usato come merce di scambio. Nel corso dei secoli ha acquisito un valore simbolico che ne ha favorito l’impiego nella produzione di statue, ornamenti preziosi e oggetti sacri. Nell’Alto Medioevo divenne molto raro poiché si esaurirono i filoni di estrazione facilmente accessibili e anche a causa dell’interruzione dei traffici con l’Africa nera; venne pertanto sostituito dall’argento con la riforma monetaria di Carlo Magno. La scoperta dell’America e le successive conquiste spagnole del Nuovo Mondo portarono in Europa un’enorme quantità di oro, provocando un importante fenomeno d’inflazione. Nella seconda metà del 1800, in seguito alla scoperta di nuovi ricchi filoni auriferi, esplosero diverse corse all’oro che ebbero come conseguenza un notevole aumento della produzione e il rafforzamento del sistema monetario monometallico.

L’oro viene quotato al grammo o all’oncia e il suo prezzo è stabilito dai mercati mondiali; la sua purezza è misurata in carati, con una scala che fissa l’oro puro a 24 carati.

PepitaL’oro assume colorazioni diverse a seconda del metallo con cui è legato; le principali leghe usate in gioielleria sono:

oro giallo: 75% oro – 12,5% argento – 12,5% rame.

oro rosa: 75% oro – 5% argento – 20% rame.

oro grigio: 75% oro – 15% argento – 10% rame.

oro blu: lega di ferro e oro; un trattamento termico ossida gli atomi di ferro donandogli una colorazione azzurra.

oro bianco da gioielleria: 75% oro – 25% argento.

In prevalenza l’oro si trova allo stato nativo in lega con altri metalli, spesso in forma di pagliuzze o granelli ma a volte anche in agglomerati più grandi (pepite); i giacimenti auriferi sono detti filoni o vene.

Si ritiene che nell’acqua marina si trovino circa 270.000.000 tonnellate di questo metallo, contro le circa 50.000 stimate nella crosta terrestre, ma la bassissima concentrazione ne rende l’estrazione molto complicata e costosa.

Oro e oroA partire dal 1880 in Sud Africa sono stati estratti circa due terzi dell’oro mondiale, ma ultimamente la Cina ha superato la posizione di dominio del paese africano.

Gli altri principali produttori sono Stati Uniti (South Dakota e Nevada), Australia, Perù e Russia. L’Italia è un modesto produttore di oro, che è presente in piccole quantità nei fiumi Po e Ticino; in compenso, il nostro paese è uno dei maggiori trasformatori di oro al mondo.